• Categoria: Il futuro

Editoriale

tema «Il futuro»

di Gloria Ciapponi

futuro editoriale

"Il futuro è oggi!", "Costruiamo un futuro migliore", "Il futuro della memoria", gli slogan si moltiplicano, vogliono provocarci riflessioni diverse o indirizzarci verso il sospetto che il futuro stesso si trovi nel nostro passato, che correndo non lo raggiungeremo prima.

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Il futuro della fotografia

Stare al passo con la tecnologia

di Vincenzo Martegani

camera digitale

La previsione di quello che accadrà è riservata di norma ad astrologi e veggenti, molto più facile allora parlare del presente o di quanto accaduto in tempi recenti piuttosto che formulare anticipazioni per il futuro.

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Il futuro della Medicina oncologica

Luci e ombre

di Alessandro Bertolini

provette

Quand'ero ragazzino, pensare al futuro accendeva pensieri che si perdevano nella fantascienza. D'altronde si era nel periodo pionieristico delle imprese spaziali e tutto il probabile progresso era sotto l'influsso di un futuro onirico. 

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Il futuro economico dell'Italia

Esistono strategie per evitare quello che sembra un declino annunciato?

di Andrea Luzzi

500 euro

Alcuni economisti, categoria che contiene molteplici figure dai cartomanti agli acrobati dell'econometria, suggeriscono alla Banca Centrale Europea di inondare il continente di gustosissime banconote da 500 euro. 

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Le case del futuro

Domotiche, silenziose, a basse emissioni e a energia "quasi zero"

di Katia Ciapponi

Prospettico-casa-eco-domotica 1024Prospettico casa eco domotica

Come saranno costruite le case del futuro? Nel pensare comune si immaginano case tecnologicamente avanzate, che parlano, che conoscono le nostre abitudini, che anticipano i nostri bisogni creando un ambiente rilassante in cui vivere.

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Aspettando la fine del mondo

I miti di ieri e di oggi

di Michela Zucca

El Castillo Stitch

Adesso manca poco... Qualche giorno e finalmente sapremo se la profezia Maya si avvererà – cioè: se verrà o no la fine del mondo. Il giorno della profezia è il 21 di dicembre 2012: sarà allora che questo disgraziatissimo ciclo finirà, non si sa ancora bene come.

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Visioni giovani del futuro

di Veronica Guglielmana, Veronica Guglielmana e Cassandra Mevio-Gilbert

visioni giovani

di Chiara Caravello

Sono tornata a casa dei miei genitori qualche giorno fa, per riprendere un paio di libri dimenticati nella mia vecchia stanza. Sono entrata decisa, diretta verso la libreria. Ho sempre tenuto i miei testi preferiti nello scaffale più alto, ben in vista.

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Quale futuro per i giovani attori?

Risponde Giacomo Occhi

di Veronica Pozzi

pagliaccio

Giacomo Occhi, classe 1992 , è il vincitore del Teglio Teatro Festival Valtellina, edizione 2012.
Con il suo spettacolo "I dodici difetti capitali", monologhi di un clown, il giovane milanese, di padre bormino, ha convinto la giuria tellina che, come si legge nella pergamena di premiazione, l'ha nominato vincitore all'unanimità.

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  • Categoria: Il futuro

Futuro sostenibile nelle Alpi

Valposchiavo, dove lo sviluppo scaturisce dai contrasti

di Niccolò Nussio

valposchiavo

Valposchiavo con il lago omonimo

La Settimana Alpina, tenutasi in Valposchiavo nel mese di settembre 2012, è stata l'occasione per presentare agli altri paesi alpini come la valle del Trenino Rosso del Bernina intenda progettare il suo futuro in modo sostenibile.

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Architettura e design degli anni 60 e 70

La sfida per interpretare e delineare il nuovo

di Alberto Bonacina

portrona kartell

Poltrona Kartell di Joe Colombo

Per avere un'idea di quanto siano grandi le aspettative che l'uomo ripone nel futuro basta pensare a quanto la scienza fece per far sì che l'uomo potesse varcare le soglie dell'atmosfera e giungere nello spazio. Questo sforzo richiese un impegno costante e profondo, ma venne ampiamente ripagato: nessuno di noi, oggi, può comprendere che cosa abbia significato per la collettività osservare la prima foto scattata alla Terra vista dalla Luna; il genere umano l'aveva attesa per secoli.

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L'ultimo ciclo evolutivo

Affrontare la nuova terza età per ri-attivare corpo e mente verso la positività

di Cristiano Cappellari

donna terza eta

Parlando di terza età si ha a che fare, sia con un criterio cronologico (dai 60 ai 75 anni), sia con un criterio funzionale (cosa si fa e cosa si è in grado di fare). È soprattutto questa seconda accezione a costituire oggetto di grande interesse per la "scienza dell'avanzare dell'età".

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Voi siete dei

La teandria come possibile futuro

di Egidio Missarelli

olismo futuro

Ormai da molti anni, la frase biblica (Salmo 82,6) ed evangelica (Gv. 10,34) "Voi siete dei", θεοι εστε (theòi estè), mi ha stimolato pressoché infinite riflessioni sul senso dell'essere uomo e sul suo divenire; è nelle mie intenzioni far partecipe il lettore di alcune di esse, nella speranza che possano servire da stimolo per ulteriori approfondimenti.

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Chi c'è, là fuori?

Come funziona il progetto SETI

di Franco Rama

radioteleskop parabolicheskaya

Radiotelescopi in ascolto 

Nel numero scorso, a proposito del linguaggio degli alieni, ho concluso dicendo che se noi siamo in grado di inviare un messaggio verso stelle lontane, anche eventuali altre civiltà potrebbero fare altrettanto ed è nostro dovere tentare di intercettarlo, riconoscerlo e, se possibile, interpretarlo. 

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Chi vuol esser lieto, sia ...

Riflessioni sul tema futuro

di Gina Grechi

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Per diversi motivi, maturati soprattutto negli ultimi anni, sono approdata alla felice conclusione che sia più proficuo, per la mia sopravvivenza, non impegnare la mente in pensieri relativi al futuro.
Fermo restando che la speranza positiva accompagna la maggior parte delle mie grandi e piccole decisioni, scelgo di vivere ogni giorno come se fosse TEORICAMENTE l'ultimo

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Tua e le altre

Chi salva una vita salva il mondo intero

di Nadia Mainetti

donna violenza

L'associazione "Tua e le altre" è operativa dal novembre del 2009 con lo scopo di dare una risposta concreta alla sofferenza e alle richieste di aiuto delle donne maltrattate.
Tutti gli operatori dell'associazione si contraddistinguono per la loro preparazione e per la qualità e il livello che la loro capacità di risposta e di intervento sanno esprimere.

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Centro di Studi Storici Valchiavennaschi

Un impegno serio e gratuito a servizio della cultura

di Nadia Mainetti

Collegiata dal Parco ParadisoCollegiata di San Lorenzo, Chiavenna

"Tò, guàrdich dènt e pèsta giò quaicòs!"
Con questa frase in dialetto – si può dire – inizia la storia del Centro di Studi Storici Valchiavennaschi quando, nel lontano 1959, don Peppino Cerfoglia "incaricò" l'allora sedicenne Guido Scaramellini di esaminare alcuni documenti antichi e di ricavarne uno studio.

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Il domani dell'uomo fra paura e speranza

Il cinema fantastico non è solo fabbrica di mostri, ma anche occasione per riflettere sul destino del mondo

di Ivan Mambretti

ET-moon 1024E.T. l'extra-terrestre

Inghilterra, capodanno del Novecento. Uno scienziato si presenta malconcio al cenone dei colleghi. A costoro che, allibiti, gli chiedono da dove arrivi, egli palesa una verità rivoluzionaria: non arriva da nessuna parte, almeno in senso fisico. Semplicemente, ha sperimentato la macchina del tempo compiendo un incredibile viaggio nel futuro.

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Infinito futuro?

Riflessioni sul destino della filosofia

di Lorena Pini

Rodin pensatore

Il pensatore, Auguste Rodin 

"In ogni cosa risaputa si cela ancora qualcosa degno di essere pensato"
Heidegger, "Nietzsche"

Abituati a rappresentarci la filosofia come una nobile e austera disciplina del passato, istruiti fin da adolescenti a ripetere che "la filosofia nacque in Grecia, nel VI secolo a.C.", non abbiamo forse la medesima familiarità col chiederci se essa – al di là delle gloriose vestigia del tempo che fu e oltre le note vicende della sua tormentata storia – disponga anche di un futuro, di un supplemento di vita, o persino del sigillo dell'immortalità.

Eppure, la filosofia, già a partire dal dopo Hegel – quindi facendo i conti con un sistema che ardisce presentarsi come vertice e come compimento – non solo ha continuato quel riflessivo esercizio di senso che la connota fin dall'origine, ma si è interrogata addirittura circa la propria stessa fine.
All'interno di questa "filosofia della filosofia" si distinguono due linee di tendenza: una detta di "auto-confutazione" e l'altra di "auto-riabilitazione". Ripercorriamole.
Nella sua XI tesi su Feuerbach, Marx scrive che "I filosofi hanno finora soltanto interpretato il mondo in diversi modi; ora si tratta di trasformarlo", augurandosi così la dissoluzione della filosofia nel socialismo scientifico e la sua risoluzione nella prassi.
L'idea marx-engelsiana che la filosofia abbia la paradossale vocazione di sopprimersi attraverso la sua realizzazione sarà poi fatta propria anche da Adorno.
Wittgenstein vede negli enunciati filosofici i sintomi di una malattia di matrice linguistica e afferma che certi problemi vanno dissolti, più che risolti. "Il filosofo è colui che deve guarire in sé molte malattie dell'intelletto prima di poter giungere alle sane nozioni del senso comune", scrive in Pensieri diversi, mentre l'auto-soppressione terapeutica della filosofia è decretata icasticamente nella chiusura del Tractatus: "Su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere".
Neopositivisti e Strutturalisti propongono un'autolimitazione della filosofia ad analisi logica del linguaggio scientifico, o del sapere socio-antropologico, rifiutandone il passato metafisico. Tale atteggiamento riduzionistico apre infine la strada all'idea – diffusasi negli anni Sessanta e Settanta del Novecento – che la filosofia potrebbe essere sostituita dalle Scienze Umane.
Mentre questi autori e queste correnti predicano la fine della filosofia nell'epoca in cui vengono precipitosamente decretate anche la fine della storia, del soggetto, dell'occidente, delle religioni, altri teorizzano invece l'avvento di una cultura post-filosofica.
Per Heidegger la fine della metafisica, chiusasi con Nietzsche, coincide con la fine del colpevole oblio dell'essere e inaugura l'avvento di un pensiero essenziale, poetico, che si oppone al pensiero calcolante della scienza-tecnica.
Se Derrida non crede nella morte della filosofia tout court, ma si mantiene sul limite, Rorty rifiuta l'idea di un sapere autofondato e giudicante l'intera cultura e vede nella ricerca della Verità una sorta di malattia antidemocratica e nemica del pluralismo.
Tuttavia, altre voci – opponendo alla crisi il rinnovamento e riconoscendo la risurrezione oltre la morte annunciata - proclamano la riabilitazione della filosofia. Per esse non è possibile intonare un De profundis filosofico senza autocontraddizione, perché pensiero e filosofia si danno insieme, tanto più che la filosofia "seppellisce sempre i propri affossatori", come scrive Gilson. Inoltre, le stesse attività extrafilosofiche che dovrebbero succedere alla filosofia – come scienza, politica, arte - in realtà continuano a porre interrogativi filosofici pressanti.
Fra gli studiosi che si sono opposti alle teorie della fine si annoverano autori di diversa formazione, tra i quali il teorico del "pensiero debole" Vattimo, il filosofo della scienza Popper, l'autore del Manifesto per la filosofia Badiou.
Del resto - come ha osservato anche l'inglese Dummett nel suo studio intitolato La natura e il futuro della filosofia - la cultura contemporanea è attraversata da un diffuso bisogno di filosofia e il filosofo vi gioca il ruolo di custode di quella razionalità critica occidentale che si è rilegittimata a vari livelli (ontologico, logico, epistemologico, etico, estetico) e in varie direzioni (sia generali, sia declinate al genitivo: filosofia della scienza, della politica, della religione).
Correnti come la filosofia analitica o l'ermeneutica sono molto vitali e persino la metafisica è stata riabilitata, così come anche la filosofia pratica (basti pensare a Nussbaum). Le discussioni di bioetica e di ecologia, e il recupero di nozioni come quella di responsabilità (Weber, Jonas) e di saggezza (Gadamer, Abbagnano) indicano ulteriormente il profilarsi di una rinnovata fortuna del concetto di filosofia come uso del sapere a vantaggio dell'uomo e risulta quindi poco lungimirante non riconoscere tutti i segni di una così rigogliosa stagione di fioritura.

Il vino nell'antica Roma

I tre periodi: Roma Arcaica, Roma Repubblicana, Roma Imperiale

di Natale Contini [terza parte]

 

William-Adolphe Bouguereau 281825-190529 - The Youth of BacchusWilliam Adolphe Bouguereau - La gioventù di Bacco, 1884

Sotto il profilo vitivinicolo l'epoca romana è divisibile in tre periodi. Un primo ciclo inizia con la fondazione di Roma fino alle Guerre Puniche combattute tra il 264 e il 164 a.C., un secondo dalla fine delle Guerre Puniche fino alla nascita di Cristo, mentre il terzo si conclude con la fine dell'Impero Romano e l'inizio del Medio Evo.

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Il futuro del popolo italiano

Quando viene meno l'istinto di sopravvivenza della specie

di Franco Clementi

monologhi futuro

Leggo in una rivista che l'Italia sta battendo il record mondiale di denatalità. Negli ultimi trent'anni il numero di figli per ogni donna si è dimezzato, e con esso si è avuto un pauroso calo di forze nelle nuove generazioni. 

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