Il benessere
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Inquinamento acustico
La moderna classificazione per le strutture, valuta i rumori esterni e quelli interni
a cura di Katia Ciapponi
"Enjoy the silence" diceva una vecchia canzone dei Depeche Mode che tanto mi ha fatto ballare quando ero giovane, ma il titolo di questa canzone è quanto mai azzeccato per riassumere il benessere acustico. Molte situazioni della nostra quotidianità sono caratterizzate da un grande inquinamento acustico. Pensiamo al rumore presente nei ristoranti, nelle scuole, nei centri commerciali, nelle stazioni e in moltissime altre realtà.
Ogni qual volta siamo in presenza di un rumore elevato siamo portati ad aumentare il tono di voce per farci sentire, generando quindi un ulteriore aumento del livello complessivo.
Ci sono situazioni nelle quali ormai diamo per scontato che il rumore sia elevato e lo subiamo quasi come fosse un fenomeno ineludibile. In altre situazioni viviamo il disturbo da rumore come qualcosa che ci è capitato per sfortuna, non considerando minimamente la possibilità di intervenire o di rifarci su chi questo rumore lo genera.
Il rumore è una delle principali cause di fastidio e di malessere delle persone. In particolar modo il rumore che si percepisce nelle proprie abitazioni durante la notte e che impedisce alle persone di riposare correttamente, può generare un aumento dello stress e alla lunga anche dei danni fisici e psichici importanti.
Le normative italiane impongono già dal 1997 dei limiti acustici sulle nuove costruzioni, ma solo da poco hanno trovato attuazione. Infatti, non è da molto tempo, e spesso ancora non succede, che in fase di presentazione di un progetto per un nuovo edificio, sia richiesta la valutazione del clima acustico e dei requisiti acustici passivi. Ma cosa sono? Il clima acustico viene redatto quando si decide di costruire un nuovo edificio. Esso valuta il livello di rumore presente nella zona e lo confronta con i limiti definiti dalla zonizzazione del territorio.
Ogni città, infatti, dovrebbe avere un suo piano di classificazione acustica del territorio, la zonizzazione appunto, nel quale ogni punto della città è stato collocato in una classe definita in una scala da 1 a 6. In base alla classe acustica ogni zona ha dei limiti più o meno bassi. Si parte dalla classe I, la più tutelata, nelle zone in cui sono presenti scuole, asili o ospedali per arrivare fino alla classe VI delle zone esclusivamente industriali.
Sulle nuove costruzioni la valutazione viene effettuata da un tecnico abilitato il quale si basa su misure fonometriche che definiscono quale sia il clima acustico e se siano compatibili con i limiti fissati dalla zonizzazione e con la destinazione che si pensa di dare alla struttura.
Esempio di piano di zonizzazione acusticaLa costruzione poi deve verificare i requisiti acustici passivi. Questi sono calcolati dal tecnico abilitato sulla base della tipologia edilizia e degli accorgimenti impiantistici istallati. I parametri da verificare sono il grado di isolamento acustico della facciata, l'isolamento acustico fra diversi appartamenti e l'isolamento al calpestio (rumore di tacchi).
Altre verifiche vengono fatte anche sull'isolamento al rumore d'impianti continui, per esempio macchine per la ventilazione o impianti discontinui come sciacquoni o ascensori.
Questi parametri permettono di avere una buona qualità delle costruzioni e di valutare quali siano i livelli di rumore presenti. Da poco è disponibile la norma tecnica che permette di effettuare la classificazione acustica delle strutture. Tale classificazione permette infatti di assegnare una classe acustica agli edifici sulla base di un collaudo a fine lavori. Questo strumento per ora è solo volontario, ma permette agli acquirenti di avere una valutazione seria e precisa del rumore che si avrà negli ambienti abitati.
Un parametro che viene invece oggi un po' trascurato, ma che può essere misurato è il livello di rumore interno alle unità. Infatti, tranne che in alcuni casi quali le scuole, non viene richiesto in sede di apertura di nuova attività di fare una valutazione del rumore interno. Si valutano, infatti, il rumore che la nuova attività produrrà all'esterno e che impatterà sui vicini e il rumore che percepiranno i lavoratori, ma non si fa nessuna stima del livello di rumore interno provocato magari degli stessi avventori.
Questo parametro è molto importante e può influire sul benessere: peraltro è un parametro che può essere semplicemente modificato con accorgimenti costruttivi, quali materiali particolari o geometrie delle strutture. Quindi se pensiamo al rumore nei ristoranti e nei bar, è importante rilevare che è possibile controllare il rumore interno e ridurlo.
Se avete frequentato un locale in cui avete goduto della pace acustica, oppure vivete in un edificio dove la notte dormite non disturbati, pensate che il progettista ha fatto un buon lavoro e... enjoy the silence.