Il mare
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Il mare
editoriale | Elemento di trasformazione
Già da più notti s'ode ancora il mare,
lieve, su e giù, lungo le sabbie lisce.
Eco d'una voce chiusa nella mente
che risale dal tempo; ed anche questo
lamento assiduo di gabbiani: forse
d'uccelli delle torri, che l'aprile
sospinge verso la pianura. Già
m'eri vicina tu con quella voce;
ed io vorrei che pure a te venisse,
ora, di me un'eco di memoria,
come quel buio murmure di mare.
Salvatore Quasimodo, Giorno dopo giorno
Opere pittoriche di Luca Conca
Il mare è un antico idioma che non riesco a decifrare.
Jorge Luis Borges
Il mare non ha paese nemmeno lui ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare di qua e di là dove nasce e muore il sole.
Giovanni Verga
Il mare è tutto: non per nulla copre i sette decimi del globo. Ha un’aria pura e sana, è il deserto immenso dove l’uomo non è mai solo, perché sente la vita fremergli accanto. Il mare è il veicolo di un’esistenza soprannaturale e prodigiosa, è movimento ed amore, è l’infinito vivente.
Jules Verne
Il mare che ieri era un torbido fondo di nuvola ai margini del cielo, si fa una striscia d’un cupo sempre più denso ed ora è un grande urlo azzurro al di là d’una balaustra di colline e case.
Italo Calvino
Uomo, nessuno ha mai misurato la profondità dei tuoi abissi; mare, nessuno conosce le tue ricchezze segrete, tanto siete gelosi di conservare il vostro mistero.
Charles Pierre Baudelaire
L’acqua è universalmente ritenuta elemento fondamentale, legata alla vita stessa e alle religioni. Dalla Bibbia alla mitologia Indù, dall’Islam al Corano, l’acqua viene rappresentata come genitrice di vita, capace di trasformare, accogliere, adattarsi, trasmette, dissetare.
In particolare per noi esseri umani il fatto di essere avvolti nel liquido amniotico nei primi mesi di vita crea una forte connessione biologica. L’acqua è il nostro ambiente originario e di acqua siamo principalmente costituiti.
Il mare è uno specchio, metafora dell’anima e della nostra essenza, scenario perfetto per ogni narratore fin dall’antichità. Le opere di cui il mare è protagonista indiscusso sono migliaia, ma ancor più sono le opere in cui viene citato almeno una volta. Nelle letture per ragazzi si racconta dei grandi esploratori, dei viaggi avventurosi intorno al mondo, dei pirati e delle seducenti sirene, delle leghe sottomarine e dei capitani coraggiosi, mentre crescendo scopriamo un mare con valenze diverse, non sempre placido e romantico, infatti il mare può essere anche spietato, può persino uccidere:i marinai lo sanno che può lasciarti su un’isola deserta o su una zattera fino alla fine della tua vita, può inghiottirti, celare mostri famelici, insidie, tentazioni, vascelli fantasma o spettri che hanno trovato la loro tomba negli abissi.
E poi c’è chi con il mare ha un rapporto speciale perché gli dà da vivere, anche se quello del pescatore è uno dei mestieri più duri perché fa i conti con gli umori delle onde e non conosce riposo. Per molti di questi marinai la superstizione è un ingrediente fondamentaleche trasforma un aneddoto in favola misteriosa e nasconde amuleti e gioielli trovati in qualche baule sui fondali.
Per ognuno di noi questo elemento ha una valenza diversa, ma in ogni caso il mare ha il suo carattere e pretende di essere ascoltato, più si sta in silenzio più racconta grandi verità per chi è pragmatico, ma soprattutto per i sognatori che tra le onde leggono quel vago senso di inadeguatezza che li fa sentire piccoli, ma anche grandi perché in costante ricerca, in silenzio, in riva al mare dove acqua e terra si corteggiano e il sole e l’aria accarezzano la pelle. Un respiro davanti allo spettacolo più sorprendente della natura può cancellare ogni narrativa interiore e rendere simili a quella sabbia, capaci solo di sentire, di sentirsi a casa.