L'eros
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Eros sostenibile
Esiste un nesso?
a cura di Katia Ciapponi
Il tema della sostenibilità sembra essere lontano da quello dell'eros tant'è che il comune pensare vuole che per i prodotti e gli oggetti per l'eros si richiedano delle caratteristiche prestazionali che non focalizzino l'interesse in nessun modo sull'ecologia, invece così non è, forse perché ormai il tema della sostenibilità è davvero importante in tutti gli ambiti.
Nel mercato dell'eros ovviamente la sostenibilità è stata declinata in vari modi. Il più classico è quello delle aziende che hanno scelto di essere a "impatto zero" o impatto ridotto per cui gli stabilimenti prevedono impianti da fonte rinnovabile oppure nuove tecnologie che consumano molto meno di macchinari energivori e vecchi oppure packaging con carte e cartoni più leggeri e più sicuri.
Esistono però molti altri modi per declinare la sostenibilità nell'eros. Alcune aziende utilizzano per i loro prodotti, quali per esempio i lubrificanti o i sexy toys, degli ingredienti solo di origine naturale oppure materiali molto duraturi che riducano quindi la produzione di rifiuti. Se, infatti, un oggetto è duraturo nel tempo, non avrà bisogno di essere sostituito e prodotto più volte per cui si riduce l'impatto ambientale che ha. In alcuni casi vengono utilizzati anche materiali riciclabili quali legno, vetro e metalli che quindi possono essere recuperati e usati per produrre altri oggetti senza dover ricorrere a materie prime.
Il fatto di poter riciclare i materiali a fine vita ne riduce infatti l'impatto sull'ambiente per diversi motivi. Innanzitutto non ci sarà bisogno di smaltirlo in discarica o in un inceneritore, operazioni inquinanti anche se non nello stesso modo. Inoltre la possibilità di riciclare un materiale annulla l'estrazione di nuove materie prime per produrre nuovi oggetti. Se pensiamo al vetro per esempio, se non venisse riciclato, e il riciclo del vetro permette il recupero totale del materiale, avremmo bisogno di estrarre nuova silice e quindi di usare materie prime a fronte di un oggetto in vetro da dover smaltire. Addirittura un'azienda che produce sex toys, che qui non cito, usa materiali durevoli e riciclabili e sottolinea che presta attenzione a che gli oggetti multimateriali siano separabili prima dello smaltimento in modo che possano essere correttamente differenziati.
Un altro recente esempio di riciclo e recupero di elementi legati all'eros è la campagna di una nota marca di intimo che promuove la raccolta di reggiseni usati al fine di produrre pannelli isolanti per la coibentazione delle strutture.
Questa zienda infatti raccoglieva nei negozi della catena la maglieria intima usata a fronte di uno sconto sull'acquisto di un nuovo capo. I prodotti recuperati da un'azienda di Verona sono stati usati per produrre dei pannelli isolanti e fonoassorbenti che riducono i consumi energetici e migliorano il comfort acustico delle abitazioni.
Un altro modo di rendere i prodotti sostenibili, è quello di ridurre la filiera di approvvigionamento comprando solo materiali provenienti da zone limitrofe e utilizzare per gli imballi dei materiali cartone prodotto con carta riciclata o con legname di provenienza certificata.
I sexy toys poi hanno bisogno a volte di pile per il loro funzionamento e anche in questo alcune aziende hanno curato la sostenibilità fornendo i toys di pile ricaricabili che riducono l'impatto sia per la fase di produzione che per lo smaltimento di pile "usa e getta" che contengono componenti molto pericolosi da gestire come acidi e piombo.
E cosa dire poi dell'Eco-Condom della French Letter Condom Company. Questi profilattici di vario tipo sono fatti in lattice prodotto con metodi biologici in India e in Sri Lanka al posto di quelli tradizionali che prevedono l'utilizzo del caucciu e di una serie di additivi chimici che, se buttati per terra, impiegano anni per degradarsi. Inoltre ogni pacchetto di questi preservativi, è approvato dalla Fair Deal Trading, per cui per ogni pacchetto venduto verrà devoluto un contributo per il miglioramento dei salari e degli standard di assistenza sanitaria delle comunità dei produttori. Infatti la sostenibilità è anche occuparsi della qualità della vita dei lavoratori, non solo della tutela dell'ambiente.
Un'altra realtà di "sesso sostenibile" è quella dell'americana Dreamscapes, specializzata in sexy toys. L'azienda si occupa della raccolta di giocattoli erotici usati che vengono riciclati e rimessi in commercio dopo apposito trattamento ecologico.
Per concludere questa carrellata non potevano mancare le stranezze. Sul mercato è possibile trovare costumi da bagno con pannellino fotovoltaico integrato che può alimentare l'mp3 mentre si è in spiaggia.
Un'altra importante azienda, per sensibilizzare i clienti, ha prodotto invece un corpetto-reggiseno con fotovoltaico integrato e display che indica l'energia prodotta che può essere usato per alimentare mp3 o cellulari.
Ormai la sostenibilità ha invaso tutti i campi, anche i più inaspettati!
Katia Ciapponi, Consulente energetico e acustico – www.chimicamica.com
Link delle immagini:
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http://www.greenme.it/consumare/mode-e-abbigliamento/4886-bikini-energia-solare
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