La fotografia è necessità di diffondere visioni

di Andrea Basci

A volte escono i colori dell’anima.
Se ne stanno rintanati zitti zitti fino a quando non riesci a guardarli.

Ma non è così facile, sono colori che non amano la ribalta, si nascondono,
giocano alle spalle, ne puoi sentire il respiro ma dove ti giri non c’è più niente

Poi in un lampo, con un po’ di fortuna e l’astuzia dell’esperienza, li stani e per una frazione infinitesima di tempo li vedi nella loro complessa bellezza.

È in quella frazione che si cristallizzano le immagini.
E scovarli non dipende dalla preparazione, può capitare di trovarli inaspettati o dover tendere trappole preparate con cura per ore.
Colori che giocano in gruppo mischiandosi insieme, altri che se ne stanno un po’ in disparte e la bellezza è allora solo di un blu intenso.

Ma il cercarli è affare complesso:
tempo, trucchi, espedienti, esperienza e visioni.
Se ne sta lì la bellezza, a imbrigliare quei momenti e a farli gustare come piatti preziosi di uno chef illuminato.
Dar la caccia ai colori dell’anima e mostrare i trofei così che tutti possano goderne.
La fotografia non è mai ricerca che si chiude in se stessa ma necessità di diffondere visioni e scrivere nella memoria scariche di emozioni.

Guardo e aspetto.

Passano veloci ma lavorando tra fortuna e dedizione ci si può riempire l’anima e mostrarla.
La bellezza del colore che si riflette negli occhi.