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Il corpo
editoriale | Breve percorso tra scienza, arte e spiritualità
Nudo di Modigliani venduto all'asta per 157 milioni di dollari
«Non muovere mai l'anima senza il corpo, né il corpo senza l'anima, affinché difendendosi l'uno con l'altra, queste due parti mantengano il loro equilibrio e la loro salute”.
Platone
«Ciò che resta originario nell'operaio è ciò che non è verbale: per esempio la sua fisicità, la sua voce, il suo corpo. Il corpo: ecco una terra non ancora colonizzata dal potere».
Pier Paolo Pasolini
«Il nostro corpo è un giardino di cui è giardiniere la nostra volontà».
William Shakespeare
«Se c'è qualcosa di sacro, il corpo umano è sacro».
Walt Whitman
Formato da circa 37,2 trilioni di cellule e organizzata in una testa, un collo, un tronco, due arti superiori e due arti inferiori, il corpo è la struttura fisica dell'organismo umano. La complessa architettura delle cellule che lo costituiscono dà vita ai tessuti e agli organi.
Il corpo umano presenta una specifica composizione chimica che comprende principalmente: acqua, lipidi, proteine, glucidi, acidi nucleici e minerali inorganici. Invecchiando il corpo umano subisce numerosi cambiamenti che riguardano principalmente l'altezza, il peso e la distribuzione dei muscoli e dell'adipe, e dipendono da svariati fattori, tra cui il regime alimentare, l'esercizio fisico, il sesso e la genetica.
Il corpo è quindi uno strumento attraverso il quale possiamo fare un certo tipo di esperienze, quelle relative a questo specifico piano esistenziale, utilizzando i cinque sensi che tutti conosciamo. Grazie al corpo percepiamo colori, forme, sapori, odori e tutto ciò che è ricavabile dagli oggetti e dalle esperienze fisiche.
Oggi sappiamo o crediamo di sapere molto riguardo al nostro corpo, infatti la scienza moderna lo ha ormai analizzato e descritto fin nei minimi dettagli. La nostra scienza occidentale identifica nel solo corpo fisico l’intera Entità Umana, come se tutto, dai pensieri alle sensazioni, fosse contenuto e dovuto alla natura e alle componenti del corpo fisico.
La rappresentazione del corpo nell'arte ha origine in quella del corpo nudo, senza cioè tutti quegli elementi che storicamente lo hanno identificato attraverso attributi aggiunti al suo puro essere naturale. Le raffigurazioni espresse dagli artisti sono sia un riflesso diretto della percezione del sé, sia ciò che il nostro corpo è per gli altri, osservare quel percorso nel tempo significa comprendere un processo generativo di immagini e in che modo gli artisti abbiano saputo tradurre nelle loro opere i segnali dei mutamenti che hanno riguardato la rappresentazione del corpo umano.
Prendiamo come esempio l’arte scultorea greca, classica o ellenistica, diventata modello per moltissimi artisti che hanno cercato di volta in volta di eguagliarla, superarla, imitarla mantenendo con essa un rapporto di speciale attenzione. Come lo stesso Michelangelo, senza dubbio colui che ha elevato la rappresentazione del corpo umano a massima espressione della forma artistica, partendo addirittura dal principio che la figura in fondo già esistesse all'interno del blocco di marmo da scolpire, occorreva solo liberarla. La poetica del non finito michelangiolesco è stata interpretata da alcuni critici come una drammatica lotta con la materia per liberare il corpo dell'uomo e metterlo in relazione, attraverso la sua rivelazione, con la sua dimensione spirituale.
Uomo vitruviano, disegno di Leonardo da Vinci
Anche il più famoso tra i disegni di Leonardo rappresenta l’unione simbolica tra arte e scienza: l’Uomo Vitruviano, perfetto all’interno di due figure geometriche, il cerchio e il quadrato, anch’esse considerate perfette dal filosofo greco Platone. Le due strutture geometriche rappresentano la creazione: il quadrato rappresenta la Terra, mentre il cerchio l’Universo. L’uomo è disegnato all’interno delle due figure in maniera del tutto proporzionale e ciò esprimere la natura perfetta della creazione dell’uomo in sintonia con Terra e Universo.
Facciamo un balzo nel tempo ricordando invece Frida Kahlo, per scoprire un’artista che attraverso il corpo esibiva tutte le lacerazioni dell'animo umano mostrando il suo dolore per un aborto subito attraverso la rappresentazione di un corpo nudo e sanguinante in un letto, dal quale emergono i segni di una esperienza vissuta e non metabolizzata. Alberto Giacometti invece, attraverso il recupero della scultura arcaica, cui rimandano anche le mutilazioni, attraverso una rappresentazione femminile, invita a una fuga dal presente verso il futuro, che si prefigura precario. Mentre l’uomo che cammina è reso filiforme da qualcosa che lo corrode da dentro, logorando la sua stessa presenza fisica nel mondo.
Ospedale Henry Ford (il letto volante) di Frida Kahlo
Anche secondo molti scienziati, la coscienza di sé è uno dei più grandi misteri dell’essere umano, il celebre neuroscienziato Vilayanur Subramanian Ramachandran descrisse questo mistero: “Ogni singola cellula del vostro cervello è composta da atomi che miliardi di anni fa facevano parte di una stella. Queste particelle sono rimaste per eoni alla deriva nell’universo, per poi unirsi e formare un cervello che ora può non soltanto ammirare le stelle da cui proviene, ma anche meravigliarsi delle sue stesse capacità di pensiero e di astrazione”.
Ci viene in soccorso la conoscenza derivata dalla ricerca spirituale la quale ci dice che insieme al corpo vivono e operano anche l’anima e lo spirito. Secondo Rudolf Steiner infatti questi sono i tre componenti fondamentali dell’uomo incarnato sulla Terra. Il fondatore dell’antroposofia, guarda all’uomo come a un essere complesso, proveniente dal mondo materiale fatto di sostanze e leggi fisiche, ma appartenente anche a una dimensione non tangibile, che Steiner chiama mondo spirituale.
L’anima è quella componente che ricava impressioni dalle esperienze che fa attraverso il corpo, cioè vede, sente, tocca, annusa e assapora, e da queste esperienze ricava impressioni e sensazioni positive o negative. È attraverso l’anima che le cose acquistano un significato.
Lo spirito invece ci permette di comprendere il significato intrinseco delle cose, un oggetto o una esperienza vengono valutati dallo spirito in base al significato che ha per se stessa nell’ordine naturale delle cose, in modo del tutto distaccato e imparziale.