I legami
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L'altra scuola
Il legame tra insegnante e alunno
Luciana con la sua classe della Scuola di San Carlo (Valposchiavo)
Nasciamo da un forte legame, un legame d'amore, e poi le nostre cellule legandosi si moltiplicano, si trasformano e ci trasformano e siamo sempre in divenire.
La mamma si lega al bambino e il bambino per crescere sano ha bisogno di potersi continuamente legare e staccare da lei, creando il giusto equilibrio per crescere fiducioso. Senza legami un individuo muore o si ammala.
Insegno in una valle dove la lingua "svizzera- italiana" è collegata verso nord con quella tedesca, quella romancia e quella portoghese e dove la si ritrova uguale verso sud collegandosi all'Italia.
La multiculturalità è sempre più presente anche in Valposchiavo. Un secolo fa i nostri stranieri erano gli italiani, che per lavoro venivano in valle. "Stranieri", dal punto di vista linguistico, erano pure gli svizzeri tedeschi che venivano in valle per lavoro. La nostra realtà linguistica è sempre in evoluzione. I nostri scolari sono figli di chi per lavoro o per amore ha lasciato la propria terra, rompendo legami importanti.
I rapporti fra allievo e insegnante sono preziosi. In una scuola si creano anche quelli con i colleghi, con il gruppo classe e con ogni singolo bambino. Favorirli è un bisogno vitale per fare in modo che fra di loro possano nascere diverse possibilità di comunicazione. Per crearne di sani, occorre essere flessibili e aperti al prossimo, slegandoci le false paure di dosso, quelle che ci legano e ci impediscono di agire con fiducia. Per imparare a condividere con chi è diverso da noi, è necessario immergersi nella sua cultura provando in modo giocoso a parlare la sua lingua. E con la lingua si sa, si assaporano pure gusti nuovi che permettono di assaporare la vita assaggiando così nuovi sapori, creando legami diversi e stimolanti, intrisi di creatività.
Non aspettiamo che sia l'altro a creare un legame, l'altro potremmo essere noi.
Sleghiamo dunque tutta la zavorra che ci appesantisce e voliamo per un po'... Potremo sempre ricollegarci alla "nostra" terra madre per riposare, pensando ai prossimi legami da creare.
Paura e serenità
Légami a te
per poi lasciarmi
andare...
e sarà un
un legàme
importante per la vita,
Maestra rimani.
Ascoltami
quando ho paura,
quando non capisco,
quando non mi rispettano,
rispettami, aiutami,
quando la penna non
si lega al foglio e
quando le parole
non si collegano o
escono dalla bocca,
scollegate.
Partendo da questa premessa desidero far capire come, per poter insegnare, io parta con ogni classe creando legami diversi, perché sempre diverso è il gruppo classe e diversi fra di loro lo sono i bambini che la compongono.
Per creare una relazione che sappia fondare la base sicura per un sano e divertente apprendimento, occorre porre attenzione all'altro. Facendo ciò si ricevono automaticamente spunti e idee diversificate e motivanti per la qualità dell'insegnamento. È un legame sottile, una premessa dalla quale parto per creare quello vitale fra alunno e insegnante. Ogni anno è una nuova storia, un nuovo viaggio che dura un anno scolastico, che pensandoci bene dura quanto una gravidanza e poi conduce sempre più avanti nel tempo verso anni nuovi.
Entrando poi in ogni materia, cerco i collegamenti che creano i legami fra lo scolaro e le materie da conoscere... Un po' come aprire una matriosca.
È difficile raccontare il mio metodo didattico o pedagogico, perché lasciandomi stimolare dalle dinamiche di ogni classe e dal loro interagire, creo nuove storie e nuovi modi di stare con i bambini, cercando di trasmettere loro il piacere di stare insieme rispettandosi e soprattutto divertendosi. Si creano così rapporti, che come trama e ordito danno vita a un tessuto che può tenere, contenere e coprire secondo i momenti e i bisogni dell'alunno e dello scolaro e della materia stessa.