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Il progetto "Dopo la malaombra"
Una risposta per cogliere i segnali d'allarme e prevenire i suicidi
a cura dell'equipe del progetto "Dopo La Malaombra"
Nel settembre 2009, si è tenuto a Sondrio il convegno: "La Malaombra. Il perturbante caso dei suicidi in una vallata alpina", il cui oggetto era la presentazione della prima ricerca sul fenomeno dei suicidi in Valtellina, promosso dalla Caritas Valtellina e Valchiavenna, in collaborazione con il mensile "Communitas", diretto dal prof. Aldo Bonomi.
A seguito del seminario, nell'ottobre 2009, si è costituito il tavolo di lavoro "La Malaombra", composto da tutti i soggetti promotori e partecipanti al seminario, con la finalità di attivare un nuovo confronto sul tema e progettare azioni sperimentali di prevenzione rispetto al fenomeno del suicidio nella provincia di Sondrio. A questa esperienza aderiscono e partecipano diversi soggetti del territorio provinciale che oggi costituiscono il partenariato del progetto di prevenzione del suicidio "Dopo la Malaombra". L'ente capofila del progetto è l'ASL della provincia di Sondrio e i partner associati sono l'Azienda Ospedaliera Valtellina e Valchiavenna (Dipartimento di Salute Mentale), il Consorzio di cooperative sociali Sol.Co. Sondrio, la Caritas diocesana Valtellina e Valchiavenna, l'Associazione Il Gabbiano Onlus, l'Associazione pro-salute mentale Navicella Onlus.
Il fenomeno dei suicidi nella provincia di Sondrio è complesso e significativo, come dimostrano anche le statistiche: secondo i dati dell'Azienda Ospedaliera della Valtellina e Valchiavenna, tra il 1989 e il 2007, 485 persone si sono tolte la vita; in prevalenza (76,3%) si è trattato di uomini.
Nel recente rapporto di ricerca dell'EURES Il suicidio in Italia al tempo della crisi, la provincia di Sondrio risulta ai primi posti a livello nazionale per numero di suicidi all'anno, con un indice medio nel periodo 2005-2009 di 13,4 ogni 100.000 abitanti; nel periodo 2006-2010 la media è stata invece di 12,7 ogni 100.000 abitanti, collocando la provincia di Sondrio al terzo posto per incidenza a livello nazionale, dopo quelle di Vercelli e Belluno.
Numeri così drammatici evidenziano la necessità di prevenire il suicidio mediante interventi, basati sull'evidenza scientifica, che integrino l'ambito sanitario e l'ambito sociale. Questa collaborazione è l'elemento peculiare del progetto "Dopo la Malaombra", che fa interagire psicologi clinici ed educatori professionali, con le proprie diverse e complementari competenze e sensibilità. Il progetto ha inoltre mosso i suoi primi passi da una mappatura e da un confronto con le esperienze già attive a livello nazionale e internazionale.
Albrecht Dürer - Melencolia I - 1514 I destinatari principali del progetto sono la popolazione della provincia di Sondrio, i cosiddetti "facilitatori di comunità", cioè persone significative per la comunità locale, il paese in cui vivono o lavorano, i medici di base, le persone con un alto rischio di comportamenti suicidari e i loro familiari.
Oltre alla specifica opera di prevenzione, "Dopo la Malaombra" si propone di sensibilizzare sul tema per favorire la diminuzione dello stigma associato ai comportamenti suicidari e di diffondere conoscenze nelle persone, perché abbiano maggiori strumenti per cogliere negli altri i segnali di allarme e sapere a quali servizi di cura e sostegno rivolgersi. Rispetto ai "facilitatori di comunità", l'obiettivo che si vuole raggiungere è di valorizzarne il ruolo di ascolto e prevenzione naturale nella comunità; nel target dei medici di medicina generale lo scopo è invece di migliorarne le conoscenze e le competenze nel riconoscere e trattare la depressione e le tendenze al suicidio, nell'utilizzo dei servizi di salute mentale e nelle modalità di invio ai servizi specifici.
Infine, l'azione rivolta ai gruppi ad alto rischio di suicidio e ai loro familiari si concretizzerà in un lavoro di monitoraggio delle persone che hanno tentato il suicidio e sono entrate in contatto con il servizio sanitario; sarà inoltre sviluppata un'offerta di aiuto per i familiari di persone che hanno tentato il suicidio o che si sono tolte la vita, sia nella forma dell'aiuto professionale, sia dell'auto aiuto.
Il progetto si articola in una pluralità di azioni e di soggetti, perché la prevenzione del suicidio in provincia di Sondrio è una sfida impegnativa, ma che crediamo possibile affrontare e che coinvolge tutti, i singoli cittadini, le reti sociali e professionali, le comunità e le istituzioni.
Una sfida che ambisce a ridare significato, strumenti e metodi di intervento, affinché il territorio non sia solo il luogo della manifestazione del disagio e della patologia, scenario triste di episodi di cronaca, ma anche quello della riflessione, della cura e dell'appartenenza.
Chi desiderasse conoscere meglio "Dopo La Malaombra" può visitare il sito internet www.malaombra.it.