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Il benessere degli innamorati
Riflessioni sul tema benessere
di Gina Grechi
A quanti pensano che parlare d'amore sia banale, rispondo con una frase sentita in un vecchio film: "parlare d'amore è come danzare sull'architettura"... Malagevole, dunque, apparentemente impossibile, ma questa è l'occasione perfetta per chiudere gli occhi e visualizzare quel momento di vero benessere in cui la nostra esistenza si è tinta di rosa...
Amare ed essere ricambiati, procura negli esseri umani una condizione armonica di salute, di forze fisiche e morali, che definirei "poetica".
Si tratta certamente di uno stato di grazia che trasforma in coloratissime farfalle, sciami di individui in cerca di un sogno afferrabile. Non so quale prodigio faccia convergere due cuori gemelli nel punto preciso dell'universo in cui comincia la metamorfosi; certo è che una volta trafitti dal dardo degli amorini, per uomini e donne di tutte le età, ha inizio un periodo di "caldo nell'anima".
Il bisogno di "sorridere alla vita" incombe sovrano sulla quotidianità, rendendo accettabili persino i sacrifici.
Le persone innamorate sono belle e leggiadre, sono molto alte e odorano di miele; hanno uno sguardo scintillante e assorto. Si sentono invincibili e sempre giovani. Gli innamorati, prede e dispensatori di quell'"adorazione purificatrice" che trascende ogni cosa, hanno il mondo nelle mani e una potenza rispettosa del mondo.
Gli innamorati ridono, e neanche si immaginano che stanno preservando il proprio corpo da alcune malattie. Ridono anche senza preavviso e nei luoghi meno opportuni e, così facendo, stimolano la formazione di beta-endorfine (analgesici naturali prodotti nel cervello), ossigenano i propri polmoni e migliorano la circolazione del sangue.
Mi scopro emozionata nell'ammettere che già due volte la scintilla dell'amore corrisposto, ha sfavillato magnifica nel cielo del mio cammino. Credo che dieci anni or sono, nella sua ultima manifestazione, abbia animato un fuoco così potente da rappresentare ancor oggi una fonte di benessere per la mia vita e per quella della mia famiglia.
Parlare d'amore è inventare la propria "poesia sulla neve che cade e non fa rumore". Provateci, se non siete innamorati!
Voglio bene a te
e ai tuoi capelli corti
ai tuoi lacci sciolti
e alle tue calze giù
a come sei se ridi
e a quando metti il muso
alle tue ginocchia d'ossa
e ai tuoi occhi seri
a come muovi le mani
e a come ti viene sonno
a come mi saluti
e a come corri in piazza
quando con noi c'è il vento
e sulle case il cielo
sta come un mantello.
Giusi Quarenghi