Gli anziani

Amici e tesori da scoprire

di Gina Grechi

pensionati cantieri stradali

«Le storie di Erio, Gianni, Bruna, Maria, Albina, Stella e Giovanna.»


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Quando avevo sette anni non vedevo l'ora di diventare grande. Riuscivo ad immaginarmi, chiaramente, sposata e con 2 figli. I miei pensieri, però, correvano fino ad un certo punto e non contemplavano “il periodo della vecchiaia”. Non mi sembrava, infatti, che la senescenza potesse spiegarsi in “un tempo lungo”; intuivo che fosse, piuttosto, un breve momento di passaggio tra la vita e la morte.

Eppure mia suocera ha 94 anni ed è anziana da diverse stagioni. Anche Erio, Gianni, Bruna, Maria, Albina e Stella sono quasi centenari e conducono un’esistenza attiva, che li impegna molto.

Sono miei amici.

mokka

Quasi ogni giorno, incontro Erio in un punto preciso della Via Vanoni; lo saluto con "Ciao ragazzo!”, e poi parliamo delle condizioni atmosferiche e del menù del pranzo imminente. Spesso gli anziani diventano “esperti” di qualcosa! I miei nonni, Libero e Lino, ad esempio, raggiunta l'età della pensione, iniziarono a lavorare come “umarell”. Dirigevano, ormai a tempo pieno, diversi cantieri tra “le Scuole Ambrosetti” e la Strada Statale, e discutevano di ingegneria e piani regolatori, come se non avessero fatto altro nella vita.

Albina è volata in cielo due giorni fa. Senza le sue galline. Forse si sentirà un po’ sola… Abitava a Roncaglia e faceva il caffè più buono che a Napoli. Anche le uova che mi regalava erano speciali, soprattutto quelle prodotte con amore “dalla Gina”.

Gianni mi ha promesso un tour delle “nostre fontane”, ma devo guarire dalla sciatalgia, perché temo di non riuscire a sostenere il suo passo da bersagliere.

Maria ha corso tanto per le contrade di Morbegno: quando era bambina giocava con un gruppo di pari tra le abitazioni rustiche del paese, che, all'epoca, era tutto il loro Mondo. Mi racconta delle sue marachelle, reggendosi con fierezza sull'unica gamba che le è rimasta dopo un delicato intervento chirurgico.

Stella è una vicina di casa affettuosa e con un piacevole senso dello humour. Con lei si può parlare di qualsiasi cosa e non l'ho mai vista triste o abbattuta.

Bruna è bellissima! Raccoglie sempre i capelli in un morbido chignon ed esibisce, inconsapevole, due guance setose e lisce: “Merito dell'acqua gelata…”, mi ha confidato un giorno “... e delle mie nipotine che mi fanno ridere!”.

Mia suocera Giovanna dovrebbe entrare a far parte dei PATRIMONI DELL'UMANITÀ, perché chiunque l'abbia conosciuta o la conosca, non può fare a meno di restarne affascinato e sentirsi “più ricco”.

Non saprei dire esattamente quando abbia inizio la vecchiaia. Mio padre è mancato prima di diventare anziano e mia madre mi sembra sempre una ragazzina.

 

anziani che camminano

 

Ci sono persone che bruciano le tappe.

I VERI anziani hanno trascorso una lunga esistenza piena di avvenimenti che hanno tracciato piccoli, grandi sentieri, sulla pelle del loro viso e delle loro mani; hanno conosciuto gioie autentiche e abitato il dolore, con estrema dignità.  Nell'ultima, preziosa volata decisiva della loro vita, il loro modo di raggiungere “il traguardo” dipenderà moltissimo dalle persone che li circondano, perché se saranno amati e coccolati, fino alla fine, non sperimenteranno mai il triste, angosciante dubbio, di non essere più utili a nessuno.

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