L'evoluzione
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Carte, figurine, card…
Ricercate da 170 anni
di Luca Villa - PRIMA PARTE
Figurine Mira Lanza
Carta, figurina, card... tre nomi per indicare quei piccoli rettangoli di carta o cartoncino più o meno spesso, autoadesivo o no, che sin da bambini prima o poi capita di collezionare in album appositi, in raccoglitori anonimi o anche solo tutte insieme in una bella pila chiusa da un semplice elastico.
Le figurine (lasciatemi usare questo termine) si dice nascano a metà Ottocento quando alcuni negozi parigini iniziarono a stamparne per farsi pubblicità. La prima e più grande raccolta di figurine, durata oltre un secolo, fu quella della Liebig. Le figurine erano distribuite all’interno dei prodotti della ditta, cartoncini leggeri in cui erano riportate immagini e testi che trattavano di storia, geografia, scienza, ecc. Normalmente una serie di sei figurine costituivano un tema, ad esempio le montagne d’Europa, i fiumi d’Italia, Dante Alighieri, i pianeti del sistema solare, ecc. Le serie realizzate in quei cento anni sono state circa 1'800, le prime sono rarissime da trovare mentre le ultime prodotte sono facilissime da recuperare.
Tante altre figurine verranno realizzate negli anni a seguire, molte a tema sportivo. Nella seconda metà del Novecento passiamo da una distribuzione delle figurine nei prodotti alimentari, molte volte legate anche a concorsi a premi (raccogli tutte le figurine, me le mandi in ditta e ti spedisco un regalo) alla figurina a sorpresa nella bustina acquistata in edicola. In questo passaggio non voglio dimenticare di citare le figurine Mira Lanza dove la carta era distribuita attraverso il prodotto, immersa nel fustone di detersivo, e la tua collezione sapeva di profumi floreali di panni appena stesi. Queste figurine, come le precedenti Liebig, erano da sacrificare per il premio, ovvero: prendi il premio e perdi le figurine che spedisci alla ditta oppure tieni le figurine, ma non porti a casa nessun premio.
A cavallo tra gli anni ’60 e gli anni ’70 arrivano le figurine adesive. Negli anni ’70 in Italia inizia la produzione di figurine legate alle serie televisive (Jack London. L’avventura del Grande Nord o Sandokan per citarne alcuni) quindi quelli dei cartoni giapponesi (per esempio Heidi o Capitan Harlock).
All’inizio degli anni ’90 anche in Italia si diffonde la passione per il gioco di carte «Magic: l’Adunanza» e le carte da gioco, aumentate dalle numerose espansioni, diventano carte da collezione. Il più famoso gioco di carte collezionabili odierno è quello delle carte Pokemon, il quale ha anche la carta più rara e costosa in assoluto, Pichachu Holo Illustrator, dal valore astronomico di 6 milioni di dollari.
Probabilmente queste carte, in cartoncino e non adesive, hanno portato a una nuova passione per quelle che vengono definite card. Alcuni album di produzione italiana anche odierni non prevedono più solo figurine adesive nella raccolta ma card, altri invece sono un mix tra figurine adesive e non. Il classico album di figurine di calcio Panini può essere affiancato da un album di card denominato Adrenalyn, così si può scegliere se collezionare figurine o card.
Ho iniziato qualche anno fa e sto tuttora facendo in modo molto discontinuo la raccolta delle card delle serie televisive di fantascienza. Ah, ho detto card. Mi veniva spontaneo se parlavo di figurine americane dire card ma ora non è solo quello. Come le card italiane citate precedentemente anche le card di Star Trek, e quelle di molteplici altre serie, dal cinematografico allo sportivo, sono in cartoncino rigido lucido stampate da entrambe le parti. Non sono adesive.
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[ sarà pubblicata il 26 aprile 2024 ]