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C'era una volta...
La crisi del male
di Gina Grechi
Da quando il Male ha perso il temibile volto in cui soleva identificarsi per atterrire grandi e piccini, il cosmo è in subbuglio, all'assidua ricerca di una nuova identità da attribuire agli incubi di tutti gli esseri umani.
Grazie alla chirurgia estetica e al costante invito da parte di sedicenti esperti di stile a “cambiare vita”, le Streghe non sono più vecchie megere truffaldine che, con voce arrocchita, incantano ingenue fanciulle dalla pelle candida; oggi hanno un aspetto gommoso e rassicurante che ci indirizza a cogliere spontaneamente i frutti di cui sono promotrici. Anche il Diavolo che, come tutti sanno, da un po' di tempo a questa parte “veste Prada”, ha smesso di turbare, col suo rozzo fare da caprone, le coscienze di noi pavide pecorelle smarrite: circola per le strade del mondo dispensando profluvi di consigli sul buon gusto e ispirando grande signorilità. Il Lupo non ha scampo e rischia l'estinzione, soppiantato da canidi antropomorfi dai nomi familiari: Ezechiele, come il profeta della trascendenza, Alberto, come il mio amico inventore, Lucio, come il più grande cantante italiano di sempre. I bambini amano questi moderni “licantropi” e sarebbero disposti a ceder loro merende e nonne, pur di averli come compagni di gioco.
L'immagine del Male rischia di confondersi sempre di più con quella del Bene, perciò attenzione alle fiabe contemporanee: se iniziano con C'era una volta una fanciulla giovane e bellissima, forse stanno già parlando del crudele personaggio che cercherà di far fuori tutti i buoni!
A questo punto la domanda nasce spontanea: come faranno i genitori del futuro ad ottenere obbedienza dai propri indisciplinati figlioli se non potranno più ricorrere al preziosissimo aiuto di Mary Poppins (che adesso avrà novant'anni) ma, soprattutto, di Streghe e Lupi affamati? Quale nuovo Cattivo incontrerà Cappuccetto Rosso sul non-sentiero della perdizione?
Una cosa è certa: da quando il Male ha perso il temibile volto in cui soleva identificarsi per atterrire grandi e piccini..., il buio mi sembra ancora più spaventoso!!
Il buio non ha occhi
quando io dormo.
Ma se lo guardo
mi guarda e non smette.
E se grido lui grida più forte...
Giusi Quarenghi